Proprio in tema di report di sostenibilità l’EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group) ha sviluppato uno standard volontario per la rendicontazione sulla sostenibilità delle PMI non quotate, noto come «VSME» (Voluntary Standard for non-listed SMEs). Questo standard aiuta le PMI non soggette alla normativa in tema di reporting di sostenibilità a rispondere alle richieste di informazioni in ambito ESG da parte di banche, investitori e grandi aziende, facilitando la transizione verso un’economia sostenibile. Recentemente (novembre 2024) questo documento è stato finalizzato ed approvato per poter offrire supporto alle PMI nel comunicare i loro report di sostenibilità.
Adottare questo standard non è obbligatorio, ma rappresenta un’opportunità di crescita per le imprese a cui esso stesso si rivolge. La rendicontazione di sostenibilità consente di migliorare la reputazione, fidelizzare i clienti, accedere a nuovi mercati e clienti attenti alla sostenibilità ambientale, attrarre talenti ed accedere a finanziamenti sostenibili.
Lo standard EFRAG aiuta le PMI a rispondere in modo efficace e coordinato alle richieste di dati ESG, riducendo la complessità e migliorando la qualità delle informazioni fornite al fine di non ricadere nel cd. “green washing”.
Questo standard di rendicontazione può essere quindi adottato in modo progressivo e modulare dalle PMI non quotate al fine di fornire un’efficace rendicontazione di sostenibilità ai vari stakeholders.
Ma quanto costa all’azienda questo nuovo “approccio” di sostenibilità? Questa sicuramente è una delle maggiori preoccupazioni degli imprenditori che legittimamente non vogliono rischiare di spendere delle cifre per un qualcosa che potrebbe rivelarsi non così utile quanto sembra.
I costi dell’adozione della reportistica di sostenibilità, delle analisi preliminari e dell’implementazione di un modello organizzativo e di business sostenibile sono variabili, anche in misura significativa, in relazione a diversi fattori quali la dimensione dell’azienda, la complessità del business ed il grado attuale di organizzazione e monitoraggio dei processi.
I costi per la produzione di un primo report di sostenibilità per una PMI variano dagli step e dagli obbiettivi raggiunti.
Occorre una prima fase di analisi in cui analizzare e comprendere l’impatto attuale dell’azienda e creare una “base iniziale” per individuare le azioni da porre in essere nel breve periodo finalizzate a conseguire gli obiettivi prefissati, può stimarsi in un range compreso tra 3 e 5 mila euro.
A questo seguono poi le effettive azioni da perseguire per giungere ad un primo report di sostenibilità, il cui percorso è correlato alla fase di partenza dell’azienda e agli obiettivi che si vogliono inizialmente raggiungere. Il costo di questo percorso può raggiungere anche la cifra di 20.000/30.000 euro1. Non è escluso che venga richiesto, a seconda della tipologia di attività svolta, il conseguimento di specifiche certificazioni di qualità.
In ultimo, per le società che credono nella comunicazione dei risultati raggiunti, possono essere stimati anche costi di società specializzate nella comunicazione e nella predisposizione di report “affascinanti” nell’esposizione delle informazioni da comunicare.
Un impegno di spesa, quindi, che può sembrare considerevole, ma che deve essere visto come un investimento piuttosto che una spesa, in ragione dei suoi potenziali ritorni e all’efficientamento dei costi che una attenta politica ambientale e sociale può direttamente portare nell’economia di una azienda.
È bene considerare, inoltre, che esistono oggi numerosi strumenti di finanza agevolata e formazione finanziata che possono notevolmente mitigare questi costi se non addirittura azzerarli.
L’occasione quindi è da cogliere…