La più recente analisi a disposizione sul mercato dell’arte (presentata a ottobre 2021) riguarda il comparto dell’arte contemporanea che – secondo il Contemporary Art Market Report 2021 di Artprice, database leader mondiale dell’informazione sul mercato delle aste fine art – in 21 anni è cresciuto di volume del 2.700% e non sembra arrestarsi. Grazie soprattutto alla scossa data dalla crypto arte, arte digitale in formato NFT (Non-Fungible Token, file unici registrati e protetti da tecnologia blockchain), l’arte contemporanea – che comprende artisti nati dopo il 1945 e che attrae oltre 120 milioni di collezionisti, professionisti e appassionati d’arte – ha generato negli ultimi 12 mesi un incremento pari al 117%. In confronto all’intero mercato dell’arte, il settore Contemporary Art rappresenta il 23% (primo semestre 2021), dato molto significativo se si pensa che 21 anni fa (2000-2001) pesava solamente il 3%. Fatturato più che raddoppiato: 2,7 miliardi di dollari Il primo importante elemento da considerare riguarda il fatturato generato a livello mondiale: la contrazione del 34% subita tra 2019 e 2020 a causa della pandemia, mitigata dalla successiva organizzazione di vendite online a fronte della momentanea chiusura o rallentamento delle attività di gallerie e case d’asta, ha ceduto il passo a una significativa ripresa tra il secondo semestre del 2020 e il primo semestre del 2021. Il dinamismo mostrato dal mercato dell’arte contemporanea è stato tale da rendere l’anno appena trascorso il migliore nella storia sia in termini di fatturato, che è più che raddoppiato, sia in termini di densità di transazioni (sono stati raggiunti ben 5 mila nuovi record d’artista). Se si considera l’impatto negativo che la crisi sanitaria ha provocato, è incredibile constatare che oltre 102 mila opere, frutto del lavoro di quasi 35 mila artisti contemporanei, siano state battute all’asta per un valore complessivo di 2,7 miliardi.