Come tante aziende hanno riconvertito la loro attività iniziando a produrre dispositivi tanto indispensabili quanto introvabili durante la fase più dura della pandemia – come mascherine, camici, igienizzanti e presidi sanitari – così la Fondazione Allianz UMANA MENTE negli ultimi mesi ha reindirizzato la propria attività mettendosi, come sempre, al servizio delle persone e delle famiglie in difficoltà. Infatti, il lockdown di molte organizzazioni non profit, con la conseguente sospensione o la drastica riduzione dei servizi offerti, ha lasciato sole molte persone fragili: la chiusura delle scuole e dei centri diurni, che spesso rappresentano l’unico momento di socialità per queste persone, ha generato sentimenti di solitudine che la Fondazione ha intercettato, stanziando, già nelle prime settimane dell’emergenza, risorse a favore degli enti. In concreto, la Fondazione si è adoperata nell’acquisto di dispositivi sanitari di protezione, supporto psicologico, fondazione autonoma rispetto alle altre attività del Gruppo, che si è presentata come uno dei primi tentativi positivi in Italia di fondazione d’impresa. L’esperienza ha rappresentato, e rappresenta tuttora, un punto di riferimento nel mondo degli enti di erogazione. Referente per l’Italia del Global Network of Allianz Foundations, che unisce tutte le fondazioni grantmaking del Gruppo assicurativo-finanziario nel mondo, la Fondazione opera in ambito socio-assistenziale e, oltre ad investire risorse economiche, offre un supporto gestionale a molti enti non profit attraverso un modello operativo strutturato e funzionale, caratterizzato da un significativo iter valutativo nella fase di selezione iniziale e da una forte attività di monitoraggio dei progetti supportati. E se i progetti aggregativi della Fondazione sono stati sospesi, il suo staff si è attivato per ascoltare i bisogni di tutte le persone, cercando di sopperire agli inevitabili disagi causati dalle progettualità interrotte.